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view post Posted on 6/6/2011, 13:18




Highway 395
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Quando le Sierras scendono verso le pianure alcaline della California orientale, i camionisti, i cacciatori e i viaggiatori incrociano la Highway 395, un'autostrada lunga parecchie migliaia di chilometri (va da Los Angeles al confine canadese), la cui parte più interessante è il tratto di 400 km compreso tra Lone Pine, all'ombra del Mount Whitney (4350 m), e Carson City, in Nevada. Rivivrete le scene di 'Gunga Din' e di 'How the West was won', entrambi girati nelle Alabama Hills, a ovest di Lone Pine, cittadina nella quale ad ottobre si svolge un festival cinematografico.
Il Manzanar National Historic Site, a mezz'ora di macchina da Lone Pine in direzione nord, è la ricostruzione di uno dei campi di 'dislocamento' nei quali durante la seconda guerra mondiale venivano imprigionati i cittadini americani di origine giapponese. Proseguendo, si arriva all'originale Eastern California Musem, un museo di storia naturale, oggetti degli indiani Paiute e una sezione dedicata al campo di Manzanar. Se quando arrivate a Carson City, a est del Lago Tahoe nei pressi del confine con il Nevada, avete ancora un gruzzoletto di soldi, potete andarvelo a giocare in uno dei tanti casinò della città.

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Flagstaff
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Se temete che le cittadine dell'Arizona vi possano abbrutire, fate un salto a Flagstaff, un'oasi culturale in un paesaggio desertico. Il centro storico, che risale ai giorni in cui Flagstaff era una stazione ferroviaria di passaggio, vi solleverà dopo i motel polverosi e gli squallidi ristoranti per camionisti disseminati in tutto lo stato. In questa cittadina, invece, vecchie locande si alternano a ristorantini vegetariani e i rumori più comuni non sono i clacson, ma piuttosto le note di qualche musicista jazz. Se non vi basta questo centro storico non turistico, andate a visitare il Lowell Observatory, dal quale nel 1930 fu avvistato per la prima volta il pianeta Plutone, oppure passeggiate nel quieto arboreto.
Flagstaff è un'ottima base per gite di un giorno: il Grand Canyon è a meno di due ore di automobile. In un'ora si raggiungono i villaggi indiani di Anasazi e di Sinagua; il cratere di un miglio formato dalla caduta di un meteorite; luoghi ideali per passeggiare, andare in bicicletta, sciare fra le montagne più incontaminate degli USA; oppure potete farvi riallineare i chakra nella mecca New Age di Sedona.

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Crazy Horse Memorial
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Ai piedi delle colline nell'angolo sudoccidentale del South Dakota, si erge la maestosa statua di Crazy Horse, l'illustre capo sioux che architettò un piano per sconfiggere il generale George Custer nella battaglia di Little Bighorn. La statua, scolpita nella roccia a partire dal 1948, è già più imponente del Mount Rushmore, ma non è ancora stata terminata. Di fianco alla statua, subito a nord della cittadina di Custer, c'è anche un museo.

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Wrigley Field
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Costruito nel 1914, il Wrigley Field di Chicago è il terzo campo di baseball più vecchio degli USA, ed è un originale pezzo di storia sportiva americana. La casupola ricoperta di edera chiamata 'The Friendly Confines' è uno dei luoghi più piacevoli in cui trascorrere la giornata tra birra e hot dog, e sicuramente il posto più indicato per capire l'espressione 'duri a morire'. La squadra del Wrigley, i Chicago Cubs, non vincono un campionato dal lontano 1908, ma i suoi tifosi rimangono fedeli ai loro eroi. Lo testimonia anche il quartiere che si estende intorno allo stadio, con le case i cui tetti servono da gradinate e con tutti i bar che, nel raggio di cinque chilometri, sono adibiti a luoghi di culto supplementari.
Il Wrigley Field è forse l'unica perla rara che ancora cambia i punteggi e risultati a mano e che non si può permettere innovazioni come supporti elettronici o proiettori. Un'altra tradizione del Wrigley è quella di mettere una bandiera con una 'W' o con una 'L' sul tabellone alla fine dell'incontro: la bandiera bianca con la 'W' blu significa 'abbiamo vinto', quella blu con la 'L' bianca (ovviamente la più usata) significa 'abbiamo perso'.

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Rock and Roll Hall of Fame
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Forse Janis Joplin voleva una Mercedes Benz, ma invece si prese una Porsche - un trip colorato su quattro ruote. La potete ammirare al Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, in Ohio, insieme al vestito di pelle nera 'Comeback Special' di Elvis Presley e agli occhiali scuri di Ray Charles. Ma perché proprio a Cleveland? Perché Cleveland è la città di Alan Freed, il disk jockey che all'inizio degli anni '50 ha lanciato l'espressione 'rock and roll', ma anche perché il sindaco ha i contatti giusti. Se vi piace lo stile architettonico di I.M. Pei, adorerete questo strano edificio a forma di giradischi.

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Appomattox
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Ad Appomattox, in Virginia, si svolse l'evento che mise fine alla guerra di secessione: la capitolazione del generale dei confederati Robert E. Lee di fronte al comandante dell'Unione Ulysses S. Grant. La resa avvenne il 9 aprile 1865 nella Appomattox Court House, che oggi fa parte di un parco nazionale storico, che comprende anche edifici del secolo scorso restaurati, percorsi di visita guidati, supporti informativi audiovisivi.

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Preservation Jazz Hall
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Nel 1961 fu fondata la Society for the Preservation of New Orleans Jazz, allo scopo di dare una casa ai veri jazzisti e un luogo di culto agli appassionati del genere. La sede è una vecchia taverna a pochi passi da Bourbon Street, nel French Quarter; in questo locale si tengono ogni sera due concerti di veterani del jazz che rendono omaggio allo stile dell'improvvisazione. Le parole più indicate per descrivere una serata alla Society sono 'sudore, folla, indimenticabile'. Lo spazio all'interno del locale è così limitato che i clienti si accalcano anche sul marciapiede, per vedere attraverso la calca e i vetri appannati almeno le spalle dei musicisti. Ogni accordo di tromba, clarino, trombone, batteria e pianoforte è sempre diverso dal precedente. Da trent'anni un gruppo gira anche altri posti per diffondere e mantenere la gloriosa fama del jazz del Preservation Hall.

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